12 Luglio – GaLoni

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gaLoni suonerà sul palco del Liveartena il 12 Luglio.

Biografia

gaLoni è il cognome/nome d’arte di Emanuele Galoni, classe 1981, cantautore della provincia di Latina ma da sempre attivo a Roma. Il suo album d’esordio è Greenwich, uscito nel 2011 per l’etichetta 29Records [EvaMonAmour, Sprained Cookies, Il Dono]. Il disco si avvale della collaborazione di Emanuele Colandrea che ne ha curato la produzione artistica.
Il passaparola sui media ha alzato l’attenzione intorno a questo progetto portando gaLoni ad esibirsi in molti club della penisola. Dopo un lungo tour gaLoni è rientrato in studio per un secondo album, di nuovo con la produzione artistica di Colandrea, un disco che vede la collaborazione di molti musicisti tra cui quella di Valerio Manelfi (degli Area 765) al basso.
Il nuovo disco, “Troppo bassi per i podi”, è stato pubblicato il 20 marzo (per la 29Records), anticipato dall’uscita del primo singolo “Carta da parati”, uscito il 19 febbraio.

Dicono di “Troppo bassi per i podi”
XL-Repubblica
«Si chiama Emanuele Galoni ma si fa chiamare, semplicemente, gaLoni. Arriva dalla provincia di Latina. Ed è questo il set delle sue storie “precarie”, quelle che accomunano molti cantautori della nuova generazione.
È nato nel 1981, l’anno in cui i palazzinari avevano già distrutto tutta la “grande bellezza” italiana e, in particolare, quella dei dintorni della Capitale. Ma lui, in quelle brutture, ci vede altre bellezze: sono le storie di chi vive una vita “vera”, di “provincia”, con il suo realismo in qualche modo incantato, dove alla rassegnazione per una consuetudine quotidiana si contrappone a una dose di follia e di surrealismo, gli unici antidoti capaci di trasformare le difficoltà di ogni giorno in futuro»

Rockit – Alice Tiezzi
«La musica che riesce ad evocare paesaggi, storie ed immagini è bella. Punto. Bella perché in ognuno di noi scatena qualcosa, facendo partire ricordi reali o falsati, memorie lontane o recenti, sensazioni pure e incontaminate. “Troppo bassi per i podi” riesce a fare questo, con i suoi brani suonati dall’alto dei tetti, come a voler osservare tutto da un punto privilegiato per chi ha un buon occhio»

L’Internazionale – Pier Andrea Canei
«Uno reimmerge la zucca nel secchio dell’attualità e trova un altro alt-cantautore italiano da adottare. […] Il suono giova alla causa di una vena vera da narratore di provincia, occhi aperti sulle primavere arabe del mondo, ma capace di soffrire con misura»

Il Fatto Quotidiano.it – Valerio Cesari
«La sua è una proposta genuina, limpida, ruspante e quando si è all’ascolto dei suoi pezzi si ha la sensazione (almeno così è stato per me) di entrare in una favela brasiliana e veder palleggiare allegro il nuovo Ronaldo, tanto per rimanere in tema. “Troppo Bassi Per I Podi” è nient’altro che 11 canzoni d’autore nel senso più nobile del termine»

Indi(e)ce1974 – Matteo Ceschi
«Una voce che colpisce discretamente ma che sa lasciare una traccia di sé accompagna una forma cantautorale che non ha paura di cercare altrove, anche nel pop, quanto necessario per uscire definitivamente allo scoperto e dire la sua. Piccoli gesti e suoni surreali scivolano dalle mani per poi crescere di significato in prossimità delle orecchie dell’ascoltatore. La fuga dall’anonima timidezza del cantautore avviene alla luce di un intenso e caldo sole musicale e permette all’artista romano di infondere alle sue canzoni un ritmo che viene davvero molto facile definire “familiare”»

Oca Nera – David Colangeli
«Con questo nuovo lavoro, Troppo Bassi Per i Podi, si conferma il grande autore che è: tutte le canzoni parlano di qualcosa che, pur lasciata all’immaginazione e alla decodifica dell’ascoltatore, è comunque chiara: i binari della scrittura ti conducono da qualche parte… niente figure retoriche a caso, niente eccessi di stile»

Just Kids – Martina Tiberti
«Sorretto dalla collaborazione di Emanuele Colandrea degli Eva Mon Amour, il secondo album di gaLoni, cantautore di Giulianello, torna a stupire e a commuovere con una forza nuova e con un’originalità che spesso il pop-rock italiano d’autore diluisce in un bicchiere di cliché sociali che hanno la fortuna di una stagione»

Audiofollia – Francesco Lenzi
«Davvero un bel disco questo; e Galoni è un cantautore che ha tantissime cose da dire, e lo fa bene, con schiettezza e licenza poetica, tenendo sempre viva l’attenzione ed emozionando con le sue storie di vita….Uno dei migliori cantautori tra le “nuove leve”, senza alcuna ombra di dubbio»

Extra Music Magazine – Cristina Valentini
«Emanuele Galoni, in arte gaLoni è finalmente tornato dopo il debutto di Greenwich, ma a dire la verità non se n’era mai andato, perché ha sempre continuato a scrivere, ed è questo credo che contraddistingue i veri artisti, continuare a comporre incessantemente musica, storie, senza mai fermarsi, perché la musica è la loro linfa vitale.
Sempre sulla scia di Greenwich e con la preziosa collaborazione di Emanuele Colandrea, degli Eva Mon Amour, gaLoni prosegue il suo viaggio con 11 pezzi che parlano di storie vissute nel quotidiano, con quella poeticità e surrealismo che solo gaLoni sa regalarci, con estrema naturalezza»

IndiePerCui
«Una dolcezza disarmante quella che si snoda lungo le 11 tracce, un amore in distruzione, che si ascolta tra i testi strampalati e strappalacrime del singolo di debutto “Carta da parati”
Una corsa a perdifiato lungo l’intimismo e la vita di molti di noi che diventano ricchi e poveri in un batter di ciglio; quella ricchezza di sentimenti che si rischia facilmente di perdere in un mondo dove le relazioni non esistono più»

Il video di “Carta da parati”.

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Riferimenti

Facebook: https://www.facebook.com/emanuelegaLoni

Youtube: http://www.youtube.com/user/emanuelegaloni

Homepage: http://www.galoni.it